![](https://static.wixstatic.com/media/7ea813_59ee036d13cc4925a5f49f9214510914~mv2.jpeg/v1/fill/w_147,h_94,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/7ea813_59ee036d13cc4925a5f49f9214510914~mv2.jpeg)
"Settembre 2023 - riporta Copernicus, la componente dedicata all’osservazione della Terra del programma spaziale dell'Unione Europea - è stato il settembre più caldo mai registrato a livello globale, con una temperatura media dell’aria superficiale di 16,38°C".
Lo scorso mese si sono verificate condizioni più umide e calde della media lungo molte parti della costa occidentale dell’Europa, tra cui la penisola iberica occidentale, l’Irlanda, la Gran Bretagna settentrionale e la Scandinavia. La temperatura in Europa cresce più velocemente delle altre parti della Terra: il vecchio continente fa registrare 2,51°C in più rispetto alla media del periodo 1991-2020 e 1,1°C in più rispetto al 2020, il precedente settembre più caldo. La temperatura media della superficie del mare per settembre ha raggiunto i 20,92° C, la più alta mai registrata per settembre e la seconda più alta in tutti i mesi, secondo solo al risultato di agosto 2023.
L’estensione del ghiaccio marino antartico è scesa a un livello record per questo periodo dell’anno, e l’estensione giornaliera del ghiaccio marino artico ha raggiunto il sesto minimo annuale più basso, mentre l’estensione mensile del ghiaccio marino si è classificata al quinto posto.
Ricapitolando, le temperature medie degli ultimi dodici mesi sono state:
- al di sopra della media del periodo 1991-2020 nella maggior parte del globo
- sopra la media in quasi tutta Europa
- sopra la media anche su gran parte del Nord America, Groenlandia, Africa (in particolare nel nord-ovest), Asia occidentale e orientale, Sud America meridionale e occidentale e Antartide orientale
- ben al di sopra della media su alcuni mari intorno all’Antartide e nel settore europeo dell’Artico, e su gran parte del Pacifico settentrionale, parte del Pacifico meridionale, dell’Atlantico e dell’Oceano Indiano sudoccidentale
- un po' sopra la media nel Pacifico equatoriale orientale, dove si è verificata una transizione durante il periodo da La Niña all'attuale El Niño
- sotto la media in alcune aree oceaniche, in particolare su parte dell’Oceano Pacifico sud-orientale
- sotto la media in Australia, Antartide occidentale e parti del Nord America occidentale, del Sud America orientale e dell’Asia centrale e nord-orientale.
Se non siamo alla deriva climatica, poco ci manca.
![](https://static.wixstatic.com/media/7ea813_052c931e9551493994e58c70ae9cdc0a~mv2.png/v1/fill/w_49,h_21,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/7ea813_052c931e9551493994e58c70ae9cdc0a~mv2.png)
![](https://static.wixstatic.com/media/7ea813_79f13b6a1dfa40428f6251ce249126d4~mv2.png/v1/fill/w_49,h_21,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/7ea813_79f13b6a1dfa40428f6251ce249126d4~mv2.png)