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  • Immagine del redattoreRedazione People

BUON COMPLEANNO PEOPLE


Tre messaggi scritti dai nostri Pippo, Stefano e Franz, in occasione del quarto compleanno di People


AD ALTA VOCE - di Giuseppe Civati

«People compie 4 anni. Il 28 settembre pubblicammo il nostro primo libro, dedicato - guarda un po’ - ai decreti sicurezza che Giuseppe Conte e Matteo Salvini avevano appena deliberato, nel governo in cui Salvini era leader e mattatore. Dopo pochi mesi saremmo andati in libreria con Liliana Segre. Il mare nero dell’indifferenza.

Da allora – nonostante tutto quello che è accaduto nel nostro Paese e nel mondo – non ci siamo mai fermati: abbiamo pubblicato quasi 150 titoli, promosso e partecipato a centinaia di incontri, “scoperto” nuove autrici e nuovi autori, raccontato l’Italia che c’è e quella che ancora non c’è, indagato la volontà di cambiamento e le trame della conservazione.

Siamo stati una causa editrice, fin da principio. Perché vogliamo comprendere, insieme alle nostre autrici e ai nostri autori, che cosa sta succedendo e che cosa succederà.

La nostra rivista, Ossigeno, è arrivata al terzo anno di pubblicazioni. È trimestrale, ma è diventata settimanale con le Bolle e quotidiana con il sito www.ossigeno.net.

Altri progetti seguiranno, cartacei, digitali, aperti a tutte e tutti, nessuno escluso. Rimanete con noi.

Leggiamo insieme. Ad alta voce.»

PORTE APERTE, SPALANCATE - di Stefano Catone

«Libri pubblicati, eventi, fiere, presentazioni, bancali di libri, post sui social network. Come si misura l'attività di una casa editrice? Non lo sapevo quattro anni fa, forse non lo so ancora oggi, anche se qualche idea me la sono fatta. Le dimensioni sicuramente contano, soprattutto i metri quadri. Poco più di un anno fa l'attività della nostra casa editrice usciva dalle finestre di una piccola redazione per trasferirsi in uno spazio più ampio a Busto Arsizio, in grado di ospitare più persone e - soprattutto - più libri.

Questa nuova casa l'abbiamo inaugurata all'inizio dell'estate, spalancando letteralmente le porte per occupare il cortile: tutte e tutti, all'interno, non ci stavamo. Perché ci sono i libri, certo, ma attorno ai libri c'è una comunità che cresce di giorno in giorno. È così che si misura l'attività di una casa editrice: dalle lettrici e dai lettori, dalle relazioni che i libri - e una rivista, Ossigeno - creano tra loro.

Nei mesi che arriveranno, queste porte vorremmo aprirle ancor di più e ancor più spesso, tutte le volte che sarà possibile. E vorremmo che a entrare fosse, appunto, la comunità di lettrici e lettori di People, di persona. Corsi, presentazioni, ma anche riunioni, chiacchierate, gruppi di lettura. Scriveteci a info@peoplepub.it e diteci cosa vorreste fare "a casa nostra". Le porte sono spalancate.»

DESTINAZIONE UTOPIA - di Francesco Foti

"La buona scrittura - le buone storie - sono l’innesco dell'immaginazione, e credo che lo scopo dell'immaginazione sia quello di offrirci conforto e riparo da situazioni e momenti di vita che altrimenti si rivelerebbero insopportabili."

«Ho sempre trovato molto vere queste parole, scritte da Stephen King esattamente trent’anni fa, nell’introduzione di Nightmares and Dreamscapes. Taluni potrebbero leggervi una sorta di inno all’escapismo, una celebrazione della letteratura d’evasione, ma io penso si tratti invece del contrario.

L’immaginazione è uno strumento indispensabile per chi – riprendendo l’Oscar Wilde citato in Un po’ di possibile – vuole disegnare una mappa del mondo che contenga Utopia.

Ciascuno dei tanti libri che abbiamo pubblicato in questi quattro anni – dai più approfonditi ai più leggeri -, ciascun numero della nostra rivista, persino ciascuno dei nostri People Free, ha in fondo il medesimo obiettivo: raccontare la società da un punto di vista non banale, lasciando intravedere tra le pieghe di una realtà spesso cupa e ingiusta, l’opportunità di un riscatto, di un’alternativa, di una seconda possibilità. Con la speranza che questa scintilla faccia da innesco – appunto - al desiderio, una volta chiuso il libro, di uscire a cercare di realizzarla, quella possibilità.

Temo che i prossimi anni continueranno a offrirci una realtà francamente insopportabile sotto tanti, troppi punti di vista, ma so che ne usciremo solo grazie a una generosa ventata di immaginazione, potente abbastanza da spingerci a vele spiegate verso Utopia.

Noi contiamo di farlo su questo vascello un po’ corsaro che in questi quattro anni ha toccato quasi 150 porti e che non abbiamo alcuna intenzione di mettere in rada. Ci vediamo a bordo.»


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