Un’inchiesta del Guardian, in Inghilterra, sta indagando su una serie di candidati presentati dal partito di Nigel Farage perché sospettati di non esistere davvero come esseri umani, ma di essere stati realizzati con l’intelligenza artificiale. Invece i francesi, che di candidato generato da un computer ne avevano uno addirittura a primo ministro, apparentemente non se ne sono accorti.
Eppure gli indizi erano evidenti: avete mai guardato con attenzione Jordan Bardella? Certo, la riproduzione è incredibilmente accurata, un eccezionale lavoro di imitazione della vita umana, ma resta come una strana sensazione che ci sia qualcosa che non va. Un po’ come capita con certe foto fatte con ChatGpt, così realistiche eppure al tempo stesso stranianti, finché a un certo punto non ci si accorge che la persona ritratta ha otto dita per mano. Nel caso di Bardella, a inquietare è quel suo sguardo vuoto, completamente privo di qualsiasi emozione umana, accompagnato da un tono di voce meccanico, quasi robotico: uno dei consulenti della sua campagna ha raccontato - e questa è una notizia vera - che essenzialmente l’impegno più gravoso è stato quello di cercare di insegnargli a sorridere, cosa che l'interessato a imparato a fare ma con risultati a dir poco stranianti. Poi c’è quel bug notato da molti, quando chiude gli occhi e resta così per un po’, ma non come fa ad esempio Prodi quando si addormenta a metà frase, più come quando il computer si incanta perché qualche riga di codice lo blocca, e bisogna premere ctrl+alt+canc. Anche la sera delle elezioni, quando si è presentato davanti ai giornalisti per commentare il deludente risultato del Rn, avrebbe forse voluto sembrare rabbioso, e invece ricordava la voce del navigatore quando sugggerisce di fare inversione.
Da un lato, Bardella rappresenta un grande passo avanti, dal punto di vista prettamente tecnico, ma sconta tutti i difetti di un software troppo nuovo. E forse, col senno, di poi, i tecnici che ci hanno lavorato hanno preso troppo alla lettera le indicazioni di Marine Le Pen: lei aveva chiesto un assoluto nazista, ma da questo punto di vista è venuto fin troppo bene. Per ottenere l’effetto richiesto, sono stati usati come prompt filmati d’archivio di Goebbels, la performance di Christian Bale in American Psycho, Terminator e Hannibal Lecter. Suscitando anche qualche problema di diritto d’autore, visto che a quanto pare gli eredi di Goebbels sarebbero intenzionati a far causa. Milioni di francesi l’hanno apprezzato, ma ha terrorizzato tutti gli altri, ragione per la quale la prossima volta il programma proverà a inserire anche qualche spruzzata di empatia, forse persino di umorismo, probabilmente pescando dal repertorio di Pio e Amedeo.
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