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  • Immagine del redattoreFranz Foti

Debiti di studio, Biden fa qualcosa di sinistra



La scorsa settimana il Presidente Biden ha annunciato un piano di intervento sull'annosa questione dei debiti di studio. Il piano, in sostanza, prevede un intervento dello stato di circa 24 miliardi di dollari l'anno volto a coprire una parte consistente delle rette che gli americani sono costretti a pagare per poter frequentare i college e le università americane. I repubblicani hanno ovviamente gridato allo scandalo, sostenendo che questo intervento, oltre a essere enormemente dispendioso, è diseducativo e anti-americano, in quanto insegnerebbe ai giovani statunitensi l'irresponsabilità finanziaria. Sulla stampa italiana se n'è parlato, ma comprensibilmente l'attenzione è più volta alla nostra campagna elettorale. Non posso negare, tuttavia, di essere rimasto un po' interdetto, avendo letto su un giornale si suppone vicino al centrosinistra un'editoriale di fuoco contro questa misura, facendo peraltro un paragone piuttosto azzardato con il bonus 18enni di Renzi, sostenendo che entrambi volessero "comprare" il voto dei giovani.


Non voglio commentare direttamente questa affermazione, mi limito a delineare i contorni della questione. Oggi sono circa 43 milioni gli americani che hanno debiti di studio, per un ammontare di circa 1.700 miliardi di dollari. Negli ultimi trent'anni, il costo - già piuttosto elevato - delle rette universitarie è più che raddoppiato, e sun anno di retta in un college privato nel 1992 costava circa 19mila dollari, una cifra oggi lievitata a 38mila dollari. Chi pensa che c'è sempre l'opzione pubblica farà meglio a considerare che anch'essa è passata da una media di 4mila dollari trent'anni fa, a una di più di 10mila per il 2022. A chi avrà la tentazione di ricordare che negli Stati Uniti c'è una lunga tradizione di borse di studio pubbliche e private per gli studenti meritevoli, vale la pena ricordare che il Pell Grant, la più importante di queste opere benemerite, all'epoca della sua introduzione copriva l'80% del costo della retta universitaria, mentre oggi arriva appena al 33%.


Considerando tutte le spese accessorie, il costo di un bachelor's degree può arrivare a superare il mezzo milione di dollari. E si parla di cifre mediane, non delle eccellenze delle università più prestigiose di cui tutti o quasi conosciamo i nomi.

Mezzo milione di dollari di debiti su cui deve mettere la firma una ragazza o un ragazzo di 16-17 anni, e che continuerà a pagare fino alla maturità inoltrata.


Il piano di Biden andrà ad aiutare decine di milioni di persone, l'87%% dei quali con redditi inferiori ai 75mila dollari l'anno. 20 milioni di persone vedranno il loro debito interamente cancellato. Il programma di tagli fiscali voluto da Trump e votato con entusiasmo dall'allora maggioranza repubblicana, costò oltre 2mila miliardi di dollari (interamente a deficit) e ne beneficiarono per l'85% persone con redditi annui superiori ai 75mila dollari l'anno.


Venendo alla questione politica, che poi è quella che ci interessa, basterebbe semplicemente dire che il piano Biden sui debiti di studio era interamente presente nel programma con il quale si è presentato alle elezioni nel 2020, frutto della mediazione con l'ala sinistra del partito, che dalla Squad a Bernie Sanders a Elizabeth Warren che per anni ha chiesto - inascoltata - un intervento su questo tema. E ci sono comunque voluti due anni perché il Presidente, spinto dalla pressione esercitata da una sempre più larga fetta dell'opinione pubblica, intervenisse mantenendo quanto promesso.


Voglio a questo proposito citare qui la dichiarazione che Alexandria Ocasio-Cortez ha rilasciato, direi a nome di tutta la squadra, la vera vincitrice morale di questa vicenda:


«Possiamo continuare a spingere. Ricordate che l'amministrazione Biden non voleva farlo, per niente. È stata la vostra spinta, la vostra pressione, la vostra organizzazione che ci hanno portato fino a qui. Durante l'era Trump hanno condonato molti, molti più debiti agli imprenditori che non avevano bisogno di soddisfare alcun tipo di requisito di reddito. Intendiamoci, condonare l'intero debito di studio negli Stati Uniti costerebbe circa 1.700 miliardi: basterebbe annullare i tagli alle tasse del 2017 per l'1% dei più ricchi per condonare tutti i debit di studio e rimarrebbe denaro residuo per contribuire all'assistenza all'infanzia universale, all'università gratuita, ai senzatetto, ecc.

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Ora sta a noi, e a te, decidere se ci fermeremo qui o se continueremo a spingere. Sono molto grata per questo momento spartiacque: è incoraggiante, elettrizzante e sta già cambiando la vita di così tante persone. Ma sto anche pensando a come questo lasci ancora un punto interrogativo per coloro che hanno gli importi più alti del debito, che hanno bisogno di più aiuto. Quindi festeggiamo, ma andiamo avanti.»


PS a proposito di quanto sostengo in "La squadra. Il futuro del progressismo in America", e cioè - detto in soldoni - che a Biden ascoltare di più la sinistra farebbe un gran bene, è notizia di queste ore che il tasso di approvazione di Biden, dopo mesi di caduta libera, è risalito al 44%, il dato più alto da un anno a questa parte. Sarà un caso...



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