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  • Immagine del redattoreGiampaolo Coriani

Divorzio tradizionale



Con 398 voti favorevoli, 28 contrari e soltanto 6 astenuti, il 22 aprile 2015 veniva approvato dalla Camera dei deputati il Disegno di legge sul divorzio breve, che riduceva le tempistiche delle separazioni consensuali da 3 anni a 6 mesi e quelle delle separazioni giudiziali a massimo 12 mesi.

Giorgia Meloni esprimeva le sue perplessità sui social, motivando il suo voto contrario (eh si, l’underdog era in Parlamento, da anni): “Nessuno è obbligato a sposarsi, ma se lo fa contrae un impegno serio sul quale la società investe. Non mi convince il fatto che questo vincolo si possa sciogliere in pochi mesi e senza norme in grado di salvaguardare i figli, prime vittime di un rapporto fallito. E dunque non mi convince una legge che rischia di minare la prima cellula della nostra società”.

Quasi un decennio dopo, Giorgia è Presidente del Consiglio, e la sorella Arianna, definita su tutti i media “moglie” del Ministro dell’Agricoltura, ha un ruolo apicale in Fratelli d’Italia, il partito che portava avanti quella linea politica.

Così l’opinione pubblica “scopre” che nessuna delle due ha contratto quell’"impegno serio sul quale la società investe", quel vincolo che era visto come baluardo per salvaguardare i loro figli "prime vittime di di un rapporto fallito", sciolto, peraltro, non in Tribunale o in Comune ma con un post su Instagram o un’intervista ai media.

Nessuna delle due quindi ha valutato l’opportunità di costituire la "prima cellula della nostra società" prendendosi quell’impegno serio, formando quella famiglia tradizionale che è alla base di tutte le teorie, spesso strampalate, di quella parte politica.

E per carità va benissimo, nessuno è obbligato a sposarsi era la premessa, ma dal tenore del testo sembrava una critica, neanche tanto velata, a chi non lo fa, quando invece era, evidentemente, più una promessa.

Che poi ovviamente non è vero che le norme a tutela dei figli non ci siano nel divorzio breve, anzi, esistono anche per chi decide legittimamente di non sposarsi.

Solo che normalmente chi opta per la convivenza si astiene dal trollare il suo elettorato e, oggi, tutte le cittadine ed i cittadini della Nazione, visto il ruolo.

Ma su una cosa è stata coerente: se non ti sposi il divorzio breve, effettivamente, non serve.

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