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Immagine del redattoregiuseppe civati

I 6 anni e i 10 e i 5


La nostra cultura politica non ci porta a festeggiare quando un politico viene indagato o condannato – o patteggia, riconoscendo la sua colpa. Anche rispetto alla richiesta avanzata dalla Procura di Palermo per 6 anni di reclusione nei confronti di Matteo Salvini, qui nessuno esulta, benché il giudizio politico su quella vicenda – e molte altre, che vedevano coinvolti l’intero governo Conte – sia stato per noi sempre chiarissimo.


La destra mondiale si è scatenata, da Elon Musk al compagno Tajani. Nel frattempo, a proposito di anni, un manipolo di associazioni e di partiti sta raccogliendo le firme per un referendum che cambierebbe la storia politica di questo Paese, proprio rispetto al tema dell’immigrazione. Dalla Bossi-Fini in poi gli interventi legislativi sono andati solo peggiorando: questa volta si ha l’occasione di ridurre i 10 anni per chiedere la cittadinanza italiana a 5, consentendo che questo abbia effetto anche sui minorenni che ancora attendono lo ius soli, culturae e scholae e via di latinorum.


La migliore risposta, per noi, è concentrarci sui 5 anni, non sui 6 anni che un ministro scellerato rischia, in un processo a parti invertite, perché le soluzioni giudiziarie le ha sempre richieste la destra, contro chi aiutava i naufraghi in mare. E siccome, a proposito di anni, ne sono passati 35 dai primi sbarchi e 32 dalla riforma della legge sulla cittadinanza, è venuto il momento di intervenire.I 6 anni e i 10 e i 5

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