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Immagine del redattore Paolo Cosseddu

I guai a destra che avvantaggiano, incredibilmente, la destra



Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni avevano un piano, una nuova maggioranza ancora più sbilanciata a destra per governare l’Europa nei prossimi cinque anni, ma potrebbe andare a rotoli. Incredibilmente, però, ad avvantaggiarsene potrebbe essere proprio la destra.

È questa la sensazione, leggendo i retroscena di questi giorni dopo i nuovi sviluppi dell’inchiesta Pfizer che coinvolge la presidente uscente della Commissione: una storia di sms cancellati fra lei e il capo del colosso farmaceutico, miliardi di euro spesi in dosi di vaccino non utilizzate, insomma una faccenda da chiarire ma che certamente racconta di una gestione non limpida nel periodo pandemico. La denuncia, fatta partire non casualmente, fra gli altri, dal governo ungherese, riattizza quelle destre di tutto il continente che fin dall’inizio hanno contestato le misure di contenimento, hanno vellicato le fazioni no-vax, hanno alimentato il complottismo. Presentandosi, come sempre, come forze contro i poteri forti, persino anticapitaliste, quando invece a quei poteri sono vicinissime, molto più delle presunte élite liberali.


La ricandidatura di von der Leyen potrebbe anche capitolare, o comunque ne esce già pesantemente compromessa, ma conservatori e nazionalisti xenofobi già si fregano le mani nella prospettiva, molto concreta, di passare all’incasso, ulteriore, visto che già i sondaggi sembravano molto promettenti. La sinistra, intanto, tace: non si capisce se per paura di sembrare contraddittoria, chissà. Ma se anche tutte le peggiori ipotesi contemplate dall’inchiesta dovessero venire confermate, non vorrebbe certo dire che quindi è stato sbagliato spingere sulle campagne di vaccinazione. Non c’è niente, proprio niente di tutto questo, nelle carte. Insomma, se anche il salumiere ha barato sul peso del prosciutto, non vuol dire che quel prosciutto fosse guasto.

Ma, del resto, questo è l’atteggiamento generale della sinistra istituzionale europea, completamente incapace di dire cose realmente alternative rispetto a una destra sempre più sfacciata, e ora spalleggiata anche dai popolari, che pianifica deportazioni, nega il cambiamento climatico, e ora si prende la sua rivincita anche sui vaccini. Come se il risultato fosse già scritto, e non ci si potesse fare nulla. E infatti, di questo passo, sarà proprio così.


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