E niente, alla fine arriva sempre un po’ di Ossigeno, nonostante tutte le mie reticenze. Su questo numero, tra le numerose pagine che informano in modo chiaro sui reali contenuti di questa brutale (così la definisce Civati) ed ennesima proposta di premierato elaborata dalla maggioranza di governo, viene citata una poesia. Che c’entra una poesia con il prossimo e probabile referendum sul premierato? Non lo so. Però Ossigeno lo fa, fa questo effetto, e a un certo punto cita una poesia musicata di Italo Calvino dal titolo Oltre il ponte. «Avevamo vent'anni» scrive Calvino «e oltre il ponte / oltre il ponte ch'è in mano nemica / vedevamo l'altra riva, la vita /tutto il bene del mondo oltre il ponte. / Tutto il male avevamo di fronte / tutto il bene avevamo nel cuore / a vent'anni la vita è oltre il ponte / oltre il fuoco comincia l'amore». Calvino vuole raccontare, spera di raccontare quello che ha vissuto e sentito, per cui ha combattuto, a una ragazza che allora non c’era, che evidentemente è giovane, con cui passeggia: «O ragazza dalle guance di pesca / o ragazza dalle guance d'aurora / io spero che a narrarti riesca / la mia vita all'età che tu hai ora». E poi le precisa: «Non è detto che fossimo santi /l'eroismo non è sovraumano / corri, abbassati, dai balza avanti! / ogni passo che fai non è vano. / Vedevamo a portata di mano / dietro il tronco, il cespuglio, il canneto / l'avvenire di un mondo più umano / e più giusto più libero e lieto». A citarla sono Pedullà e Urbinati nel loro saggio Democrazia afascista. Si augurano che la nostra parte politica sappia tornare a quello spirito, sappia tornare a esprimere quella promessa di vita democratica che porta con sé e che ancora parla alla «ragazza color dell’aurora».
Se non ci riuscisse molto più difficile quel “balzo in avanti”, quel “vedere a portata di mano l’avvenire di un mondo più umano” di cui scrive mirabilmente Calvino, penseremmo a una orrenda coazione a ripetere – patologica, oserei dire – che la destra ha in questo Paese. A partire dal buon vecchio Berlusconi, passando per Renzi fino ad arrivare a Meloni. Questo fastidio per il demos, per la democrazia che sia rappresentativa o anche partecipativa, queste lungaggini, queste discussioni, queste ribellioni, persino questo confronto parlamentare ritenuto – e forse anche reso – vuoto, che deve essere ogni volta eliminato e poi sostituito da una “democrazia del Capo”, più snella, nel nome della governabilità e della stabilità. Una stabilità e una governabilità che non hanno bisogno di partecipazione, anzi sono decise da sempre meno persone e soprattutto tutelate da una sola. Il premier. Il capo. Poche storie, ancora.
Sono anni che, nel nostro Paese, i più poveri, i meno istruiti, gli svantaggiati non votano più. «È un paradosso» leggerete su questo numero di Ossigeno «se pensiamo che per secoli i poveri, oltre alle donne, sono stati esclusi formalmente dalla rappresentanza, e bollati come “classi pericolose”, e hanno ottenuto il diritto ad accedere alla sfera pubblica solo in seguito a faticose battaglie. Ma oggi, evidentemente, è venuta meno la percezione che la politica possa essere uno strumento di riscatto sociale». Dopo aver eliminato le persone, elimineranno anche i loro diritti a vedersi rappresentate da una moltitudine di pensanti (così si era immaginato il Parlamento), garantiti da un Presidente della Repubblica super partes, espressione di quella moltitudine di pensanti.
Dove sei, allora, “ragazza color dell’aurora”? Come faccio a ritrovarti e a spiegarti che in questo quadro, nel quadro che ti hanno dipinto, questa “stabilità” che ti viene prospettata è pericolosa? Non è un ponte, non c’è l’amore al di là. Non c’è un mondo più libero e lieto.
C’è, se vogliamo usare le parole di Giovanni Sabbatucci, quello che «si può annoverare fra i casi di suicidio di un’assemblea rappresentativa». Un progetto brutale, per l’appunto, come scrive Civati nel suo editoriale, da cui può salvarci solo l’invito di Calvino a ritrovare i nostri vent’anni: «Corri, abbassati, dai balza avanti! / ogni passo che fai non è vano».
È uscito il nuovo numero di Ossigeno - La madre di tutte le battaglie, disponibile sullo store di People
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