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  • Immagine del redattoreFranz Foti

Il discorso di AOC alla convention di Chicago


Sono passati solo 6 anni da quando Alexandria Ocasio-Cortez è stata eletta per la prima volta al Congresso degli Stati Uniti, la più giovane donna della storia americana al Campidoglio. E solo 4 anni sono passati dalla convention del 2020, quando l'establishment democratico le concesse solo 90 secondi di intervento, in uno spazio di terz'ordine, che lei usò per rivendicare l'appoggio della sinistra a Bernie Sanders.


Sembra passata un'era, a guardare le immagini di ieri sera. La deputata del Bronx è infatti salita sul palco di Chicago tra gli applausi della folla che scandiva le sue iniziali - "A-O-C! A-O-C!" - ed è intervenuta per quasi 8 minuti dopo il Presidente Biden e la First Lady e prima di Hillary Clinton, un posto d'onore.


Basterebbe questo a mostrare quanto spazio e autorevolezza AOC, la sua Squad e lo stesso Bernie Sanders hanno conquistato negli anni all'interno del Partito Democratico, ed è un indubbio segnale di apertura da parte di Kamala Harris, che nella maggior parte delle sue scelta delle ultime settimane ha mostra una grande attenzione alle istanze dell'ala progressista che Ocasio-Cortez rappresenta. Ma lasciamo, come ho sempre fatto sin dai tempi del mio libro La giovane favolosa, che sia AOC a parlare. Ecco il suo discorso di ieri:

"Grazie, Chicago, per la vostra energia. Grazie, Kamala Harris e Tim Walz, per la visione che ci offrite. E grazie, Joe Biden, per la tua leadership. Sai, sei anni fa, prendevo ordini di omelette come cameriera a New York City. Non avevo un'assicurazione sanitaria. La mia famiglia stava lottando contro il pignoramento e stavamo lottando con le bollette dopo che mio padre era morto inaspettatamente di cancro. Come milioni di americani, volevamo solo essere trattati equamente. Ed eravamo stanchi di una politica cinica che sembrava cieca di fronte alla realtà dei lavoratori.


Fu solo attraverso i miracoli della democrazia e della comunità che la brava gente del Bronx e del Queens scelse qualcuno come me per essere eletta al Congresso. Nel mio cuore, so che è con quella stessa speranza e aspirazione che eleggeremo anche Kamala Harris e Tim Walz come presidente e vicepresidente degli Stati Uniti d'America.


Sono qui stasera perché l'America ha davanti a sé un'opportunità rara e preziosa. Con Kamala Harris, abbiamo la possibilità di eleggere una presidente che è per la classe media perché lei è della classe media. Lei capisce l'urgenza di chi deve pagare l'affitto, di chi deve fare la spesa, di chi deve affrontare il costo dei farmaci. Lei è impegnata per i nostri diritti riproduttivi e civili tanto quanto lo è per affrontare l'avidità delle grandi aziende. E sta lavorando instancabilmente per garantire un cessate il fuoco a Gaza e riportare a casa gli ostaggi. In Kamala Harris, vedo una leader che capisce. Vedo una leader che si impegna davvero per un futuro migliore per le famiglie lavoratrici.


Dobbiamo aiutarla a vincere perché sappiamo che Donald Trump venderebbe questo paese per un dollaro se ciò significasse riempire le sue tasche e quelle dei suoi amici di Wall Street. E non so voi, ma io sono stanca di sentire come uno sfruttatore da due soldi nemico dei sindacati pensi di essere più un patriota della donna che lotta ogni singolo giorno per togliere lo stivale dell'avidità che calpesta il nostro stile di vita dal collo dei lavoratori.


La verità è, Don, che non puoi amare questo paese se combatti solo per i ricchi e le grandi aziende. Amare questo paese significa combattere per la sua gente. Tutta la sua gente, i lavoratori, gli americani comuni, come i baristi, gli operai e i cassieri dei fast food che timbrano il cartellino e stanno in piedi tutto il giorno in alcuni dei lavori più duri che esistano. Sai, da quando sono stata eletta, i repubblicani mi hanno attaccato dicendo che dovrei tornare a fare la barista. Ma lascia che ti dica, sarei felice di farlo in qualsiasi momento perché non c'è niente di sbagliato nel lavorare per vivere.


Immaginate di avere alla Casa Bianca leader che capiscono come Kamala e Tim. Ma anche se la scelta per noi è chiara, questo non significa che il percorso sarà facile. Nei prossimi 78 giorni, dovremo impegnarci ogni ora, ogni minuto, ogni secondo per fare la storia il 5 novembre. Ma non possiamo mandare Kamala e Tim alla Casa Bianca da soli. Insieme, dobbiamo anche eleggere forti maggioranze democratiche alla Camera e al Senato in modo da poter realizzare un programma ambizioso per il popolo. Perché se sei un genitore lavoratore che cerca di permettersi l'affitto e l'asilo nido, Kamala è la persona giusta per te. Se sei un anziano che ha dovuto tornare al lavoro perché la tua pensione non durava abbastanza, Kamala è la persona giusta per te. Se siete una famiglia di immigrati che sta appena iniziando la sua storia americana, Kamala è la persona giusta per voi.


Quando busseremo alla porta del nostro vicino, organizzeremo le nostre comunità ed eleggeremo Kamala Harris alla presidenza, il 5 novembre, manderemo un messaggio forte: questa nazione non tornerà indietro. Scegliamo una nuova strada e apriamo la porta a un nuovo giorno, dal popolo e per il popolo."

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