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Immagine del redattoregiuseppe civati

Il vero volto della destra estrema



Vedono nemici dappertutto, solo uno non lo considerano mai: è il capitalismo, anche nelle forme più aggressive degli ultimi decenni.


È successo che al manipolo di Madrid, nell’edizione del 2024 del convegno organizzato ogni anno da Vox, in una scenografia distopica che nemmeno Black (!) Mirror, non sono passati soltanto gli interventi di Abascal, Meloni e Le Pen, insieme ai più importanti rappresentanti dei due gruppi di estrema destra, Ecr e Id, che vogliono conquistare l’Europa. No, c’era anche Javier Milei. E fin qui, nessuna sorpresa: Madrid è diventata, da almeno tre anni, il punto di ritrovo di tutti gli ultraconservatori del pianeta.


L’intervento del presidente argentino è stato un comiziaccio dei suoi, in cui tutto ciò che risuonava negli altri interventi si è ridotto a una cosa soltanto, tra gli applausi scroscianti dei convenuti: la difesa del liberismo assoluto contro il pericolo socialista (che, nelle parole sempre misurate di Milei, conduce alla devastazione e si configura come un invito alla morte).


La scelleratezza di Milei e dei suoi toni scoperchia il punto politico spesso rimosso e poco percepito, nella retorica oltranzista di questi personaggi: sono ultras soprattutto nel senso che sono ultracapitalisti. E così come ad Atreju è stato accolto Musk come un liberatore, così è per Milei, a Madrid e non solo.


Che il pianeta sia organizzato in modo “socialista” lo possono pensare solo loro: del resto, se la prendono con i miliardari della Silicon Valley soltanto come “posa”, perché le loro ricette non fanno altro che favorire le grandi concentrazioni economiche, in un mercato sempre meno regolato, come vogliono le dottrine che si sono imposte a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso e che hanno dato forma al mondo che conosciamo.


La tradizione che vogliono difendere non è altro che la difesa di un modello economico che vorrebbero esasperare, non contenere.


«Il socialismo», sostiene Milei, «è contrario alla natura umana», invece tutto ciò che viviamo nelle nostre società – in termini di disuguaglianze e povertà crescenti – è umanissimo e va benissimo così. Anzi, ce ne vuole di più, perché a loro e ai gruppi dei grandi interessi finanziari, non basta mai.


L’importante è la libertà, intesa ovviamente come libertà di chi può, ridotta quindi alla proprietà privata e a poco altro. Tutti gli altri si possano arrangiare e il resto può andare a farsi benedire. Al di là delle cose che ripetono tutti i giorni per raccogliere consenso, questa è la loro “tradizione” e la loro politica.

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