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  • Immagine del redattoreFranz Foti

La Generazione Z entra al congresso, da sinistra

Vi presento il nuovo volto dei democratici al Congresso: Maxwell Alejandro Frost. Tenetelo d'occhio. Qualche anno fa, con Alexandria Ocasio-Cortez, ci ho preso. Certo, era facile, e non ero l'unico, but still... direbbero gli americani.

Il prossimo Congresso degli Stati Uniti vedrà con ogni probabilità rappresentare il decimo distretto di Orlando, Florida, il più giovane deputato dell'intera House of Representatives, e uno dei più giovani di sempre: Maxwell Alejandro Frost, il primo eletto della Generazione Z, considerata da media e analisti come molto aperta ai valori progressisti. Valori che Frost incarna perfettamente, essendo un fautore del Medicare-For-All (l'assistenza sanitaria pubblica e universalistica), del Green New Deal, dell'aumento del salario minimo, del diritto alla casa, della legalizzazione della Cannabis, del diritto all'aborto e in pratica di tutto l'armamentario ideologico della sinistra dem di cui ho scritto in "La squadra. Il futuro del progressismo in America". Soprattutto, la sua vera causa è quella del controllo delle armi: a soli 25 anni Maxwell può già vantare l'esperienza come direttore organizzativo di March4OurLives, la più grande associazione americana per il controllo delle armi, fondata nel 2018 proprio da studenti come lo era allora lui in seguito al massacro del liceo Stoneman Douglas di Parkland, nella sua Florida.


Questo brillante giovane, che cita come suoi ispiratori Obama e Bernie Sanders, la cui campagna grafica è quasi ricalcata su quella di Alexandria Ocasio-Cortez, e che oltre all'endorsement di Sanders e AOC ha ricevuto quello di un bel pezzo del pantheon progressista democratico, incluse Elzabeth Warren e Ayanna Pressley, ha sbaragliato la concorrenza nelle primarie democratiche per il suo collegio, sconfiggendo alcune figure storiche del partito, come la veterana Corrine Brown, che dovrà quindi rinunciare al suo tredicesimo mandato al Congresso.


È nata una stella? Troppo presto per dirlo, ma certamente sarà interessante seguire la campagna di MAF, sperando che sia la scintilla di una nuova blue wave come quella del 2018. I democratici ne avrebbero un gran bisogno.

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