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Immagine del redattore Paolo Cosseddu

Ossigeno al mercato dell’auto: al cervello, meno



Auto elettrica cattiva, auto a benzina da 500 cavalli buona: Matteo Salvini vuole abolire il superbollo per le auto di grossa cilindrata, per dare ossigeno al mercato, dice, che se non fosse involontaria sarebbe una battutona. All’annuncio poco ci è mancato che per la gioia il presidente dell’Aci Sticchi Damiani se la facesse nei pantaloni: «Un grande grazie - ha detto proprio così - va al governo da parte degli automobilisti italiani, per aver compreso come questa supertassa rappresenti un’anomalia il cui unico effetto è quello di distorcere e deprimere il mercato automobilistico nazionale, che - ricordo - annovera, tra l’altro, i più prestigiosi costruttori automobilistici mondiali. La sua abolizione riconsegnerà piena libertà nella produzione e nell’acquisto dell’auto, senza artificiali limitazioni».


Questi sono i problemi degli italiani, chi del resto non ha una Jaguar F-Type R75 o una Bentley Continental GT W12 che prende muffa in garage per colpa dell’odiata sopratassa? E poi dicono che è la sinistra, quella delle élite. Ma da domani basta con la depressione, facciamole correre queste supercar, brum brum e via a sgasare per le belle strade di campagna di questa nostra Italia open to meraviglia. Respirate, respirate a pieni polmoni il più alto grado di ottani, altro che suffumigi. Così il garage si può anche affittare a qualche studente fuorisede, ed ecco che come per magia, oplà, un costo si trasforma in profitto. Tranne che per lo studente, ma pazienza. Nessun sacrificio è troppo grande per permettere a qualche emulo di Guido Nicheli di andare in tempo record da Milano a Cortina, e chissenefrega se nel frattempo avrà consumato più carburante di quello che si vorrebbe rigassificare a Livorno in un anno. È l’economia del libero mercato, bellezza: quella che poi, quando viene fuori che le scuole non hanno i soldi nemmeno per comprare la carta igienica, fanno dire eh, ma che ci volete fare, non ci sono i fondi. Parafrasando George Best, abbiamo speso un sacco di soldi in macchine veloci, e il resto l’abbiamo sperperato.

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