Perché abbiamo dedicato il nuovo numero di Ossigeno allo stato dell’informazione in Italia? Beh, la risposta la potete trovare sui giornali di questi giorni, nei titoli che parlano della famiglia di Giorgia Meloni: quella vera e propria, ma anche quella politica.
Sin dall’insediamento di questo Governo, infatti, il partito di maggioranza ha portato avanti una continua strategia di distrazione di massa, in più mosse: tacere le notizie quando e soprattutto dove si può, in particolare nella controllatissima Rai; sviarle e distrarle quando in qualche modo, per qualche altro canale, quando nonostante tutto escono lo stesso; infine, usare questioni personali e famigliari per raggiungere lo scopo, senza riserve.
È quello che è accaduto negli ultimi giorni, e questa volta la Premier non ha mosso sulla scacchiera il solito pedone, ma un pezzo pregiato, la sorella Arianna: prima, una canea invereconda sulla persecuzione giudiziaria, tema non certo nuovo per la politica italiana, ma è forse un inedito decidere non solo di lamentarsene prima, ma addirittura senza che vi sia davvero qualche inchiesta di cui lagnarsi. Poi, con eccezionale tempismo, mentre emerge che la Fondazione cassaforte di Fratelli d’Italia finanzia Roberto Fiore, Forza Nuova e la sede di Acca Larentia, quella dei raduni fascisti, un’intervista appositamente programmata per rivelare la fine della storia d’amore con il ministro Lollobrigida. Del resto, quale miglior stagione se non l’estate per dirottare l’attenzione sui flirt? Roba da rotocalchi, salvo che a occuparsene sono tutti i giornali teoricamente più seri. Del resto, non è che nel sonnacchioso agosto stia succedendo null’altro di importante, o no?
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