Estremisti di destra stanno mettendo a ferro e fuoco Liverpool e altre città del Regno Unito – Irlanda del Nord compresa – dopo l’uccisione di tre bambine per mano di un adolescente a Southport, in un centro ricreativo.
La strategia dei sobillatori di queste sommosse è basata interamente su notizie false, veicolate da noti canali dell’estrema destra e da agitatori di professione, e ha creato disordini e incidenti molto gravi.
I manifestanti sono scatenati.
Gridano contro gli islamici e prendono d’assalto le moschee, ma l’attentatore – se si vuole definire così, senza conoscere le ragioni del suo gesto – è cristiano e la famiglia sarebbe anche praticante (una volta scoperto, cosa faranno, attaccheranno i luoghi di culto cristiani?).
Sostengono che sia arrivato su un barcone e nessuno sapesse chi fosse, ma è nato in Galles, a Cardiff, e la sua famiglia originaria del Ruanda – il Paese dove il governo precedente avrebbe voluto deportare gli immigrati – è perfettamente integrata nel tessuto sociale della comunità, a quanto risulta dalle prime ricostruzioni giornalistiche.
Come in ogni tragedia o evento luttuoso di questo tipo, i vicini di casa dicono di lui che è sempre stato un ragazzo introverso e riservato.
Tra le bambine uccise c’era anche una bambina la cui famiglia è originaria di Madeira.
“Analisti”, anche italiani, ben prima di conoscere identità e movente del pluriomicidio hanno collegato l’evento alla criminalità in crescita e a modus operandi del terrorismo islamico.
Southport è un caso di scuola: a nulla sono valsi gli appelli delle comunità religiose di ogni fede, il cordoglio delle istituzioni per la brutale uccisione (e il ferimento di altri bambini e di persone che hanno tentato di fermare l’omicida) e l’azione di repressione della polizia, che ha portato a più di 200 arresti, né le notizie che sono state diffuse con cautela non certo per nascondere la verità, come ha dichiarato Nigel Farage: l’omicida è ancora minorenne ed è consuetudine inglese quella di tutelare la privacy anche dei sospettati, soprattutto nei primi momenti delle indagini.
Southport: come funziona l’intolleranza e come si sviluppa il fascismo in poche mosse, alimentando la paura e l’odio, in una violenza politica che risponde alla violenza criminale, senza alcun costrutto ma con gravi pericoli per tutti. Una pessima spirale che il mondo ha conosciuto già.
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