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  • Immagine del redattoregiuseppe civati

Telefonino, scarpe, catenina, orologino



Sui cinquemila euro della cauzione di Stato per i rifugiati, Salvini spiega, in un talk show amico, che «a parte che ne hanno pagati altrettanti per venire qui, molti arrivano telefonino, scarpe, catenina, orologino», nella classica giaculatoria-anacoluto a cui siamo purtroppo abituati dal ministro fin dai tempi del primo governo Conte. Un ministro che quando parla di migranti assume quel tono xenofobo che ne ha caratterizzato l’intera carriera politica.


Ora, tocca spiegare ancora, nel 2023, che per raccogliere i soldi per il viaggio, le persone che si indirizzano verso l’Europa fanno collette che non finiscono mai, lavorano in condizioni di sfruttamento totale in Libia e nei paesi che attraversano, sono spesso ricattati dai capi dei campi in cui sono confinati, si devono concedere e prostituire, e la cifra di 5000 euro può anche salire. E di molto. Anche perché non è raro che le partenze siano tentate e ripetute. Facendo salire ancora quella cifra.


Vale la pena di ricordare che il sistema libico è stato messo a punto dall’Italia, attraverso gli accordi stipulati nel 2017, un sistema foraggiato dai contribuenti italiani e dall’Europa. E che quei soldi si aggiungono a quelli chiesti ai migranti dai trafficanti. Lo stesso accade per la Tunisia, in modo strutturale per la Turchia, e via finanziando regimi anti-democratici, milizie d’ogni genere, carnefici in servizio permanente effettivo.


Dal momento che non ci sono canali legali per l’immigrazione, quei soldi sono già un taglieggiamento che gli italiani e gli europei impongono a donne, uomini e minori per fare un viaggio che gli italiani, al rovescio, possono fare prendendo un biglietto aereo e ottenendo con facilità un visto. Cosa che è appunto negata ai migranti.


Per il resto, l’idea di Salvini è che i migranti debbano presentarsi in mutande, perché scarpe (!), telefonino (!) e orologio (!) dimostrerebbero invece che sono benestanti. Per non parlare della catenina, che ovviamente fa segno allo stereotipo del nero-con-la-catenina. Sembra una canzone del Ventennio, e invece è una dichiarazione del vicepresidente del Consiglio dei ministri.


D’ora in poi, dovranno portare con sé altri 5000 euro, da depositare all'arrivo. Senza portafoglio, mi raccomando. Altrimenti Salvini si impanca.

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