“Dare pari spazio nei salotti televisivi e nei giornali a chi spiega il riscaldamento climatico e a chi lo nega è sbagliato. Migliaia di scienziati in tutto il mondo hanno studiato questi fenomeni e il 99% di loro concorda sul fatto che sono dovuti all’uomo. Non possiamo dare cosi tanto spazio a quell’1%”, dice Giovanni Baccolo parlando del suo libro “I ghiacciai raccontano”.
Questi dati mi fanno pensare. È come dare lo stesso spazio a chi sa che la Terra è tonda e chi pensa che sia piatta. O a uno scienziato del CERN e Nicola Porro.
I terrafreddisti, potremmo chiamarli. No, non è vero che fa più caldo. Ve lo state inventando. Se ti concentri bene fa fresco, facci caso. E poi guarda, piove! E tu spiegaglielo a chi ha il cervello piatto come la loro terra che è proprio il caldo che fa aumentare le piogge torrenziali e i temporali, i tornado e gli alluvioni che devastano le nostre città e sí, anche le loro.
Un dibattito tra i terrafreddisti e la comunità scientifica è totalmente inutile. Uno spreco di energie che confonde i cittadini già abbastanza spaventati da quello che vedono succedere fuori dalle loro finestre. Cercare di ragionare con un terrafreddista è come giocare a scacchi con un piccione, puoi giocare bene quanto ti pare ma tanto poi quello caga sulla scacchiera e vola via.
Non invitiamoli, questi piccioni della scienza, questi negazionisti del clima, questo spreco di libertà di parola. E ricordiamoci, soprattutto quando non abbiamo tanto tempo da perdere, che Democrazia è dare spazio a teorie diverse, non la dittatura del più cretino.
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