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  • Immagine del redattore Paolo Cosseddu

Toh, la pugile Carini è testimonial della società incaricata di fare il Ponte sullo Stretto



Tu guarda a volte il caso, a pochi giorni dalla fine delle Olimpiadi, Webuild, la società incaricata di realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina, ha scelto Angela Carini come testimonial. Con lei altri atleti, ma la pugile è la meno titolata: del resto, a Parigi ha gettato la spugna dopo 46 secondi, ed è stata al centro della vergognosa polemica con la sua rivale Imane Khelif, poi medaglia d'oro, cavalcata dalla destra di mezzo mondo, dalla Russia di Putin a Trump, passando ovviamente per il nostro Salvini che, come è noto, del Ponte sullo Stretto è il padrino. Il claim della campagna è “per promuovere i valori dell’Italia che vince nel mondo". Ecco, no, veramente no. Dell'Italia che si ritira o che fa figuracce, al limite.

Comunque, non avrà vinto medaglie, ma Carini qualcosa ci ha guadagnato, da tutta questa storia, evidentemente, e in fretta. E poi un domani chissà, magari ci scappa pure una candidatura blindata: magari non in un collegio uninominale, però, quelli sono posti dove almeno un pochino si deve lottare.

Quanto al Ponte, la scelta comunicativa lascia perplessi ma almeno trovare lo slogan giusto sembra facilissimo: "Va giù subito".

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