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  • Immagine del redattoreGiampaolo Coriani

Ultima generazione, comunicato n. 2



Mentre il nuovo Riformista del noto “garantista” (ma solo per sé stesso) Matteo Renzi titola “Ultima Degenerazione”, il sindaco di Roma Gualtieri prova a giustificare la costituzione di parte civile del Comune nei confronti degli attivisti di Ultima Generazione per l’imbrattamento del Senato.

Abbiamo sostenuto dei costi per la pulitura (3000 euro) e la costituzione era un atto dovuto perché altrimenti avremmo causato un danno erariale, dicono “fonti” del Campidoglio al Fatto Quotidiano.

Prima osservazione: non è vero.

La costituzione di parte civile è una scelta molto precisa, non un obbligo.

Il Comune poteva chiedere i danni in altro modo.

Ad esempio stragiudizialmente (e magari in tre giorni si sarebbe raggiunto un accordo e raccolto l’importo con una sottoscrizione pubblica, io parteciperei volentieri, visto che non ho più l’età per imbrattare muri).

Oppure poteva aspettare la fine del processo, e alla luce di una condanna, poteva agire in sede civile per richiedere l’eventuale danno, senza alcun rischio di danno erariale.

Chiedere i danni all’interno del processo penale è un atto politico, perché si esce dallo stretto ambito risarcitorio sostenendo l’accusa e quindi la responsabilità penale nei modi e nei termini formalizzati dalla Procura.

Seconda osservazione: il fatto che il Comune sostenga di aver pulito (e che per farlo sono stati spesi 3000 euro), è l'ennesima dimostrazione che non c’è danneggiamento, tanto meno aggravato, ma solo imbrattamento, reato molto meno grave.

Il danneggiamento, infatti, si configura quando sussiste una modificazione strutturale o funzionale della cosa ovvero un deterioramento di una certa consistenza ed evidenza.

Il Senato, pulito dalla vernice lavabile, è ritornato ad essere esattamente come prima.

L’ulteriore conseguenza della costituzione di parte civile, quindi, è anche sostenere l’esistenza di un reato che non è stato commesso, perché la fattispecie è molto meno grave.

Lo abbiamo sempre sostenuto dal punto di vista giuridico e, fiduciosi nella giustizia e nella magistratura, riteniamo che questo emergerà alla fine del processo e della fiera mediatica e dell’ipocrisia politica costruita intorno ad esso.

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