Con People ci siamo presentati sulla scena editoriale come causa editrice, perché crediamo che sia compito di chi prova a far cultura provare a cambiare le cose. Soprattutto quando le cose vanno male, molto male: in modo indegno, come ciò che accade nel Mediterraneo. Non si può tacere di fronte a questo scempio e a questo irresponsabile e osceno modo di raccontare la morte delle persone. Di centinaia, di migliaia di persone.
Perciò abbiamo rilanciato il nostro sostegno a ResQ e all’attività di soccorso in mare. Un sostegno fatto di parole, di immagini e, insomma, di pagine e però anche di risorse, perché la cultura e l’azione non sono in alternativa tra loro. Anzi.
Assistere ha una duplice accezione. Si può assistere senza fare nulla, come se si trattasse di qualcosa che non ci riguarda. Oppure si può assistere chi ne ha bisogno e chi è in pericolo. Dare una mano. Piccola, tra le tante, che speriamo tantissime. Per le persone, tutte, senza eccezione alcuna né distinzioni di sorta.
People si chiama così per quello.
In questi giorni, inoltre, People pubblica Il Principe Piccolo, una storia magistralmente raccontata da Lorenzo Lavia e Claudia Piras in cui un bambino sbarca sulla Luna e lì incontra un "abitante della galassia" che lo accoglie e lo guida alla scoperta di un nuovo mondo: "la storia di due viaggi, uno reale e un altro immaginato, che si fondono in un’unica grande metafora: la conquista di un mondo nuovo e sconosciuto come speranza di un futuro migliore, senza confini. Una storia raccontata attraverso gli occhi innocenti di un bambino e che ci invita a riflettere sull’ingiustizia dell’esistenza, perché le bambine e i bambini dovrebbero essere liberi, sempre, tutti".
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