168 chilometri. Poco ore di auto, qualche ora in più sui pedali. E' questa la distanza che separa Cortina d'Ampezzo da Innsbruck, e l'hanno percorsa in bicicletta, una quindici di giorni fa, Marco Albino Ferrari e Pietro Lacasella, autori e soprattutto grandi appassionati di montagna. Sono partiti dalla località italiana, più precisamente dal cantiere dove si sta smantellando la vecchia pista da bob "Eugenio Monti" per fare spazio a un'altra pista, un impianto per skeleton, bob e slittino che dovrà essere pronta per le olimpiadi invernali 2026. Il costo previsto - denunciano - è di 120 milioni di euro, contro previsioni iniziali pari a 47 milioni. "E poi ci sono i costi di esercizio: 400mila euro all'anno, per 35 praticanti italiani nelle diverse specialità, maschi e femmine". E ovviamente ci sono i costi ambientali, tra i quali un lariceto. Il bando di gara, inoltre, è andato deserto, per cui la strada segnata ora è quella di una procedura negoziale.
L'alternativa, però, fortunatamente esiste, e come dicevamo dista soli 168 chilometri. A Innsbruck c'è un impianto che sembra trovarsi lì apposta, "un'ottima occasione per dimostrare al mondo che l'Italia può farsi portabandiera di una nuova modernità". Una scelta coraggiosa, ma che sarebbe perfettamente in linea con lo spirito dei giochi olimpici, oltre che con un'idea di cooperazione che supera piccoli steccati costruiti dall'uomo, in un momento in cui l'emergenza climatica ci obbliga a una ancor più grande attenzione.
Una battaglia persa in partenza? Così non sembra. Nelle scorse ore il co-portavoce dei Verdi Felix von Wohlgemuth, la senatrice di Europa verde Aurora Floridia e la consigliera regionale di Europa Verde del Veneto Cristina Guarda, hanno incontrato il sindaco di Innsbruck Georg Willi, sostenendo questa soluzione. Nella nota congiunta diffusa dopo l'incontro si legge che quest'ultimo si è preso l'impegno di scrivere all'amministratore delegato di Fondazione Milano-Cortina 2026, Andrea Varnier.
"L'Osvi, gestore della pista di bob e slittino di Innsbruck, sta lavorando ad un'offerta agli organizzatori italiani delle Olimpiadi del 2026 che prevede - con un contributo di 12,5-15 milioni di euro - di poter organizzare le gare a Innsbruck Igls e poter pianificare una collaborazione anche post Olimpiadi, atta a rilanciare e sostenere gli sport bob, slittino e skeleton italiano. Sarebbe circa un decimo del costo di una nuova struttura a Cortina d'Ampezzo e ridurrebbe anche i costi delle venues olimpiche legate allo sliding center, il tutto nello spirito dell'idea dell'Euregio, una collaborazione interregionale tra Tirolo, Sudtirolo e Trentino: buona cooperazione e sostegno reciproco", conclude la nota.
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