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  • Immagine del redattoreFranz Foti

Midgård, come si finanzia l'internazionale neonazi

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È notizia di questa settimana che il gruppo antifascista svedese AFA Sweden ha hackerato il sito di Midgård, il negozio scandinavo di musica e gadget di stampo neonazista. Il collettivo antifa svedese non è nuovo a queste azioni di lotta digitale al neonazismo scandinavo, ma la novità è che questa volta la mole delle informazioni che hanno ottenuto è tale da spingerli a decidere di pubblicare tutto, in particolare un dettagliato elenco di tutti i clienti dello store in questione.


La cosa impressionante non è solo constatare come si stia parlando di migliaia (probabilmente molte decine di migliaia) di persone che hanno deciso di acquistare cd di gruppi dichiaratamente neonazisti, neofascisti e suprematisti bianchi, ma che queste arrivino da ogni parte del mondo. Dal Giappone agli Stati Uniti, dalle ex repubbliche sovietiche al Sudamerica, dal Regno Unito al Sudafrica quella svelata da AFA Sweden è una vera rete internazionale, che non solo consuma avidamente materiale dichiaratamente nostalgico del Terzo Reich, del Fascismo italiano, del Ku Klux Klan e dello schiavismo, e in buona sostanza di ogni ideologia di estrema destra mai partorita dall'Occidente, ma che utilizza questo canale per finanziare attivamente i gruppi politici di questa frangia. Come rivelano gli stessi attivisti scandinavi, Midgård e i suoi due patron Martin Engelin e Martin Flennfors sono tra i finanziatori di primo piano di molti gruppi neonazisti svedesi e, come se non bastasse, sono loro stessi esponenti del partito neonazista Nordic Resistance Movement, fondato nel 2016 dalle ceneri di precedenti movimenti di stampo ariano e che ha affiliati anche in Norvegia e Islanda, e ne aveva in Danimarca e Finlandia prima che in quei paesi venisse sciolto.


Perché la cosa ci interessa? Per prima cosa perché - come ribadito più volte su questa rivista e in molte delle pubblicazioni di People, in particolare Non siete fascisti ma nelle sue molteplici iterazioni - se è evidente che la destra fascista ragiona globalmente, la sinistra (il che, se ci pensate, è un vero paradosso) lo fa troppo poco e male, quindi informarci e comprendere la natura delle reti più o meno nascoste tramite cui il suprematismo bianco si tiene in contatto e si finanzia a livello internazionale è un primo passo fondamentale.

In secondo luogo, la cosa ci riguarda più da vicino di quanto potremmo pensare, proprio per i motivi di cui sopra. Non solo su Midgård è ospitato il catalogo di band di nazi-rock italiane quali gli Zetazeroalfa, iTopi Neri o gli Hobbit; non solo nell'elenco pubblicato da AFA Sweden - che potete cosultare voi stessi - sono presenti diversi acquirenti italiani; il Nordic Resistance Movement ha intrattenuto legami con Casa Pound, con cui in fondo condivide molto: anche i fascisti nostrani utilizzano metodi alternativi di finanziamento - ricorderete certamente la casa editrice Altaforte, ma anche la linea di vestiti Pivert, entrambe predilette da Matteo Salvini - e tanto a Stoccolma quanto a Roma la strategia è la stessa, cioè utilizzare il recente successo della destra più mainstream per entrare dalla porta di servizio nella politica che conta. Come gli esponenti di Casa Pound spesso trovano accoglienza nelle liste di Fratelli d'Italia, così quelli del NRM le hanno trovate in quelle degli SverigeDemokraterna, il partito di estrema destra attualmente al governo in Svezia.


L'internazionale neonazista pare marciare compattissima e molto organizzata, insomma. Il che getta un'ombra alquanto sinistra sulle prossime elezioni europee.

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