Stefano Catone
Zero termico a 5.300 metri: è record

Che lungo la penisola le temperature fossero da capogiro ce ne siamo accorti nel weekend. Città boccheggianti a causa del calore, dell'inquinamento, dell'umidità. E montagne con temperature assurde anche dai duemila metri in su. I meteorologi sostengono che per tutta la settimana andrà avanti così, con l'anticiclone nord africano che continuerà a tenere in scacco la penisola.
Ci sono tutte le condizioni, quindi, per battere il record stabilito in queste ore in cui è stato registrato lo zero termico (l'altitudine alla quale la temperatura nella libera atmosfera è pari a zero gradi centigradi) a 5.328 metri, superando la registrazione fatta in Svizzera stanotte, dove i 5.298 metri avevano segnato il valore più alto mai registrato nel paese alpino da quando sono iniziate le misurazioni, nel 1954.
Secondo IlMeteo.it, sono stati raggiunti i 23 gradi a 2.100 metri e i 39 gradi a 900 metri.
Per avere un termine di confronto, quando l'estate scorsa è stato rilevato in maniera prolungata lo zero termico intorno ai 4.000 metri è cominciato l'allarme.
Pensare che tutto ciò si risolva con una battuta sul caldo estivo è da incoscienti. Si tratta di temperature anomale, ovviamente, che associate alle scarse precipitazioni degli ultimi anni gettano lunghe ombre sulle prossime estati, quando le riserve idriche conservate dai ghiacciai saranno sempre più scarse.