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  • Immagine del redattoreJessi Kume

Il nuovo piano di Meloni è rendere l’Albania una prigione per migranti



Meloni ci riprova a violare i diritti delle persone migranti con un altro progetto che porta con sé un gusto amaro di illegittimità. Le persone che cercano di raggiungere l’Europa verranno portate fuori da essa e lì vi saranno trattenute.

Secondo l’accordo siglato tra Meloni e Rama, si realizzeranno in Albania due strutture dove rinchiudere su modello CPR 36 mila migranti soccorsi dalle motovedette italiane. Dicono che questo non sarà un respingimento perché i migranti non arriveranno mai in Italia. Eppure, le motovedette italiane contano come territorio italiano ma questo deve essergli sfuggito.


L’accordo è uno scempio dal punto di vista etico. Stiamo delocalizzando i CPR senza alcuna cura per i diritti e minando gravemente la libertà di movimento che ricordiamolo è un diritto umano positivo e inalienabile. Forse bisogna sempre ricordare alla premier che stiamo parlando di persone e non di merci.

Da questi centri non si potrà uscire, perché la giurisdizione italiana non vale al di fuori del centro. Stiamo parlando di vere e proprie carceri delocalizzate per persone che non hanno commesso alcun reato. Ci sarebbe poi la questione del diritto al ricorso, che per il governo non verrà minato ma come non ci è dato sapere. É già in vista una compromissione dei diritti di difesa non indifferente.


L’ accordo è anche pericoloso sul piano dei rapporti comunitari, tant’è che da Bruxelles già chiedono maggiori dettagli con forti preoccupazioni per il diritto comunitario e internazionale. Eppure, stiamo certi che non appena l’UE prenderà parola verrà accusata di complotti di invasione e sostituzioni etniche.

É uno scompiglio sul piano pratico. Se i rimpatri non dovessero essere eseguiti tutte le persone dovrebbero essere riportate in Italia dopo 28 giorni sempre a spese del governo. Sul piano economico il governo si prenderà in carico i costi di trasporto, dei rimpatri e di gestione dei migranti che arriveranno in Albania. Tutto ciò avrà dei costi altissimi.


È del tutto inutile, costoso e indecente. È l’ennesimo “qualcosa” da dare in pasto agli elettori.

Intanto l’Albania rischia di diventare una prigione per i migranti. Ed è assurdo che non si capiscano né le implicazioni etiche in termini di vite umane, né le ripercussioni economiche e tantomeno le conseguenze giuridiche di questa ennesima vergogna.


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