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  • Immagine del redattoreFranz Foti

La verità inconfessabile del negazionismo


Se i negazionisti potessero parlare dal profondo del proprio cuore, cosa ci direbbero?

Da questa domanda muove una novità per noi importantissima, un libro che l'enciclopedia Treccani non ha esitato a definire "imprescindibile": si tratta di "Negazione" del sociologo inglese Keith Kahn-Harris, da oggi finalmente in italiano e disponibile a questo link.

Quando con Giuseppe Civati e Stefano Catone ci siamo resi conto – con una certa sorpresa, non vi nascondo – che un libro come questo non era mai stato tradotto per il pubblico italiano, abbiamo immediatamente deciso che questa vistosa lacuna andava colmata il prima possibile.

Contrariamente a quanto ci si sarebbe potuti aspettare, i (pochi) anni intercorsi tra l’uscita dell’edizione originale inglese e questa, anziché rendere il libro datato, hanno dato ancor più sostanza e importanza alle tesi che ci presenta.

Nella stagione in cui stiamo vivendo, in cui tanto la riscrittura della storia, e in particolare dei periodi più esecrabili del '900, quanto il linguaggio dell'odio sembrano trovare ogni giorno nuova linfa, purtroppo anche da parte di rappresentanti delle nostre istituzioni, questo libro è, infatti, più attuale che mai.


Leggendo Negazione farete davvero difficoltà a immaginare che sia stato scritto prima di QAnon, prima che il movimento No-Vax affollasse le nostre strade e piazze nel pieno di una pandemia globale, prima dell’assalto a Capitol Hill del gennaio 2021, perché questo libro vi permetterà di comprendere con estrema chiarezza come questi fenomeni si sono sviluppati.

Nell'attenta e puntuale analisi di Kahn-Harris, infatti, troverete il substrato sociale e psicologico da cui il negazionismo, in tutte le sue forme, trae nutrimento, ma anche una disamina rivelatrice sui nuovi linguaggi che il cosiddetto post-negazionismo sta adottando con sempre maggior spregiudicatezza. Sarà difficile non riconoscere metodi e stili dell'estrema destra del nostro paese, da massime cariche dello Stato che minimizzano le stragi naziste, a portavoce di governatori che negano il terrorismo nero, a generali che rivendicano il diritto all'odio; una volta svelato quanto si cela dietro le maschere che costoro vestono con sempre maggior fastidio, troverete molti spunti di riflessione sulle conseguenze dell'inevitabile presa d'atto che spetta a chi come noi non intende rinunciare ai valori dell'antifascismo, della scienza, della democrazia.

In Negazione, infatti, Keith Kahn-Harris si propone non solo di svelare le argomentazioni dei negazionisti, ma di indagare su cosa c'è dietro di esse. Le conclusioni a cui giunge sono scomode e scioccanti, ma le riflessioni che queste vi susciteranno sono necessarie.

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