top of page
  • Immagine del redattoregiuseppe civati

Ecologist* di tutto il mondo unitevi



Quando scrivemmo Fine con Marco Tiberi ci chiedemmo fino a dove potesse spingersi il conflitto sociale e politico legato ai cambiamenti climatici e alle trasformazioni – in peggio – che impongono alla vita delle persone. Non era un esercizio solo teorico, esprimeva una preoccupazione: che il conflitto, come le stesse condizioni climatiche, degenerasse, che la temperatura dello scontro politico e prima ancora sociale salisse ben oltre le soglie di guardia, che le contraddizioni non fossero più affrontabili né componibili.


Le cronache di questi ultimi mesi ci fanno intendere che il conflitto – benché tutt’altro che terroristico, come viene presentato dai “benpensanti” – sale e salirà. E che ci sia un grande assente, tra i movimenti di opinione e il potere economico-finanziario. Un vero caso di estinzione che precede lo scioglimento dei ghiacciai perenni: è sparita la politica. Si sottrae, si concede giri di parole grandi come la circonferenza terreste, si abbandona a commenti superficiali e privi di contenuto per non prendere posizione. Lo fa scientificamente.


Alexander Langer, tanti anni fa, troppi anni fa, rispolverò la formula alchemica del Solve et coagula come chiave per lanciare una nuova formazione politica, basata su una coalizione di forze anche diverse tra loro, ma orientate agli stessi obiettivi.


Credo che il suo insegnamento valga soprattutto ora, ora che è già tutto sciolto (la società sciolta, potremmo chiamarla) e che l’ora dell’urgenza è già superata nei fatti da ciò che sta accadendo nel mondo.


Abbiamo un motivo per unirci, al di là delle generazioni e delle sigle e delle provenienze, per affrontare la Questione. Mobilitiamoci tutte e tutti, a ogni livello, cerchiamoci, incontriamoci, studiamo e troviamo gli strumenti migliori per protestare e, soprattutto, le soluzioni migliori per venirne fuori. Rinunciamo alle insegne di ciascuno per fare qualcosa di grande, che si possa confrontare con qualcosa che grande lo è. Molto e forse troppo. A eventi di forza maggiore deve corrispondere una forza politica incomparabile con ciò che si è visto finora. La causa è grande, non perdiamoci in piccolezze. Sarebbe irresponsabile quanto l’atteggiamento di rimozione o di negazione che vediamo attraversare tutto lo scenario politico – talmente attuale da essere totalmente inattuale. E pericoloso per ciascuno di noi.

bottom of page