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Scomodo proibito: se questa è la scuola pubblica



Il liceo Amaldi di Roma ha deciso che la rivista studentesca Scomodo, con cui Ossigeno intrattiene da tempo una preziosa collaborazione pubblicandone contributi originali in ogni numero, lo è diventato di fatto oltre che di nome: "scomodo", appunto, e in quanto tale proibito. Come si legge sull'account Instagram della testata, "il collettivo del Liceo aveva chiesto di distribuire la rivista gratuitamente all’interno della scuola, come avviene in altre decine di licei in tutta Italia, e il consiglio di istituto ha respinto la richiesta a maggioranza. Tra le motivazioni contenute in un estratto del verbale del 15 maggio del consiglio si legge che «il giornale è discriminatorio perché tratta argomenti come il diritto all'aborto sottolineandone la scarsa assistenza finanziaria, ma non i problemi delle famiglie numerose che ricevono ancor meno sostegno»". Nel delirante verbale si legge inoltre che «il giornale utilizzerebbe simboli esoterici come il numero 666. Sembrerebbe inoltre evidente l'orientamento politico riconducibile alle idee promosse dal World Economic Forum». La dirigente scolastica dell’istituto, riporta la redazione, ha dichiarato che «nella scuola non dovrebbero trovare spazio argomenti divisivi, capaci di creare contrapposizioni ideologiche anziché un confronto costruttivo».


"In sette anni di distribuzione gratuita nelle scuole - prosegue il post - è la prima volta che una scuola proibisce formalmente la distribuzione della nostra rivista. Ci sembra un atto grave di limitazione della libertà degli studenti, oltre che una prospettiva irresponsabile nell’ottica di condivisione di cultura e conoscenza tra nuove generazioni. Ci indigna oltretutto vedere come, in un simile contesto, il diritto all’aborto possa essere considerato come tema da censurare. Questo anche alla luce dell’indipendenza editoriale di Scomodo e dello sforzo costante nel fornire ai nostri lettori contenuti verificati e approfonditi".

Raggiunto telefonicamente, Edoardo Bucci, che di Scomodo è responsabile editoriale, ha spiegato che la testata «valuterà come intervenire sulla base delle intenzioni dei volontari che frequentano quel liceo, solo loro conoscono la situazione al suo interno e possono quindi decidere come agire. Per il momento, cercheremo in ogni modo di essergli vicini».

Anche dalla famiglia di People e di Ossigeno totale solidarietà, oltre alla preoccupazione per una scuola pubblica in cui un'iniziativa degli studenti come questa, bella e positiva, votata alla libera informazione e alla conoscenza, viene impedita in modo inaccettabile.



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